Sintomi e rischi dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno
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Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO): cos’è e come affrontarla
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Sindrome da turnismo
La sindrome da turnismo altro non è che un particolare disturbo del sonno dovuto ai turni lavorativi. I soggetti più colpiti sono sicuramente tutti quelli che cambiano spesso lavoro, chi cambia frequentemente orari di addormentamento, e chi ancora lavora in orari diversi da quelli diurni. I turni di lavoro anomali non riguardano solo turni tipici, con o senza notte e con rotazione più o meno rapida, ma anche il turno di notte fisso, gli orari prolungati (come per il settore dell’autotrasporto), il turno serale-notturno (diffuso nell’ambiente dello spettacolo, stampa) e il turno notturno-mattutino fisso (tipico dei fornai).
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Dormitori lunghi
I dormitori lunghi sono persone che dormono più della media, solitamente oltre le 10 ore per notte: il loro è un sonno di buona qualità, al risveglio si sentono riposati e vivono una quotidianità performante. Questa particolare abitudine inizia nell’infanzia e si mantiene costante per tutta la vita, senza essere associata a patologie mediche o psicologiche. E se durante la settimana, per motivi di studio o lavoro, il dormitore lungo non dovesse riuscire a soddisfare le proprie ore di sonno, le compenserà durante il weekend.
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Terapia CPAP
A seguito di una diagnosi polisonnografica, per il trattamento delle OSAS potrebbe rendersi necessaria una terapia ventilatoria a pressione positiva tramite dispositivi atti a erogare un flusso d’aria costante che mantiene aperte le vie respiratorie: le CPAP, dall’inglese Continuous Positive Airways Pressure. Queste fondamentali apparecchiature di Sapio Life, a pressione positiva continua, sono tra le più avanzate tecnologicamente e confortevoli disponibili in commercio, e sono soprattutto la giusta cura del nostro sonno.
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Dormitori brevi
I dormitori brevi sono uomini e donne, di tutte le fasce d’età, che nonostante dormano meno di cinque ore a notte, presentano un sonno riposante e di buona qualità. Per loro dormire poco è una routine da non modificare nemmeno in vacanza, e nemmeno durante il relax del fine settimana. È dunque la personalità del soggetto che influenza la probabilità di divenire un dormitore breve, poiché le persone particolarmente attive ed energiche dormono generalmente meno delle altre.
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Sindrome da jet-lag
Jet-lag è un termine conosciuto ai più, ma la sindrome che ne deriva non è forse così conosciuta. Questo disturbo, appartenente alla categoria dei disturbi del ritmo circadiano, si verifica appunto con un cambiamento di fuso orario dovuto a un lungo viaggio aereo attraverso Paesi con fusi differenti. Ed è proprio il cambio di fuso a “sfasare” il nostro orologio biologico rispetto al normale ciclo solare giorno-notte. Durata e gravità del disturbo dipendono poi dal numero di fusi orari attraversati, e va inoltre tenuta in considerazione la direzione del viaggio: si è notato che il recupero del sonno è più difficoltoso se si viaggia verso Est rispetto a Ovest.
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Sindrome da fase di sonno anticipata
Questa sindrome, favorita dall’esistenza di un ritmo circadiano endogeno inferiore alle 24 ore, è molto frequente negli anziani - e in parte anche nel post-menopausa - ed è caratterizzata dall’impellente necessità di addormentarsi presto alla sera, per svegliarsi quindi alle prime ore del mattino.
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Sindrome da fase di sonno ritardata
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Ipersonnie
Le ipersonnie sono disturbi caratterizzati da una quantità eccessiva di sonnolenza. Ci sono due categorie principali di ipersonnia: ipersonnia primaria - detta anche ipersonnia idiopatica - e ipersonnia ricorrente - o anche ipersonnia ricorrente primaria -. Entrambe le categorie hanno i medesimi sintomi, si differenziano solamente per la frequenza con cui si verificano.
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