Beatrice Condrò

Articolo del 02-12-2022

Una buona qualità del sonno è frutto di diversi fattori, alcuni riguardanti la nostra sfera personale, altri invece legati a condizioni esterne che possiamo fare in modo di controllare direttamente.

Tra i fattori che riguardano la persona troviamo:

  • Peso
  • Età
  • Stato di salute generale
  • Eventuali disturbi legati alla respirazione
  • Stress e ansia
  • Ritmi di lavoro estenuanti
  • Utilizzo di farmaci specifici.

Esistono poi anche delle componenti esterne che possono influenzare la quantità e la qualità del nostro sonno rendendo le ore di riposo meno rigeneranti. Tra questi fattori troviamo:

  • Illuminazione dell’ambiente
  • Comodità del letto
  • Comodità del cuscino
  • Presenza di rumori
  • Temperatura dell’ambiente.

La temperatura ambientale esercita sul nostro sonno più importanza di quanto potremmo immaginare: la temperatura esterna riesce infatti ad influenzare la produzione di melatonina, ovvero dell’ormone endogeno, prodotto da una piccola ghiandola collocata alla base del cervello, chiamata epifisi, che regola il ritmo sonno-veglia.

Come sappiamo, la melatonina è responsabile della qualità del nostro riposo e della maggiore o minore facilità nell’addormentamento.

Un clima troppo freddo, al pari di un clima troppo caldo, rende il riposo meno profondo e continuo e impedisce all’organismo di rigenerarsi completamente mentre dorme.

La temperatura ideale per dormire

Un’adeguata temperatura esterna può dunque migliorare in maniera determinante la qualità del sonno, dal momento che contribuisce a regolarizzare la produzione di melatonina.

Da un punto di vista climatico, la temperatura ideale per dormire, in inverno così come in estate, è compresa tra i 15 e i 18 -19 gradi.

Ad influire sulla temperatura per dormire sono però anche le nostre scelte: il tipo di coperta, piumone o copriletto che utilizziamo, così come le abitudini legate all’utilizzo di un pigiama pesante o della sola biancheria intima, sono fattori in grado di impattare sulla temperatura percepita dal nostro corpo.

In inverno, ad esempio, un caldo eccessivo non è amico del nostro riposo; l’ideale è utilizzare biancheria da letto e coperte in materiali traspiranti come la piuma d’oca. In quel modo il corpo riesce a riposare ad una temperatura costante ma non troppo elevata.

Naturalmente durante la notte sarà bene spegnere i termosifoni e al mattino areare l’ambiente per almeno 20 minuti.

In estate sarebbe importante creare un ambiente il più fresco possibile, per incrementare il rilascio di melatonina; quando le giornate sono particolarmente calde, ad esempio, potremo ridurre l’afa nella stanza in cui si dorme chiudendo le imposte nelle ore centrali della giornata.
Questi accorgimenti volti a ridurre la temperatura in estate sono sicuramente preferibili rispetto al ricorso all’aria condizionata, che potrebbe creare dolori articolari e muscolari.

Ecco alcuni consigli per migliorare fin da subito la qualità del proprio riposo:

  • Regola il termostato in camera tra i 15 e i 19 gradi
  • Scegli biancheria da letto di buona qualità prediligendo le fibre naturali
  • Scegli un pigiama di un tessuto adatto
  • Mantieni sempre l’ambiente ventilato
  • Mantieni l’ambiente oscurato dalla luce
  • Fai un bagno caldo prima di dormire.

In generale, un clima fresco rende il riposo davvero ottimale.

Chi dorme in un ambiente tra i 15 e i 18-19 gradi durante la notte si alza al mattino molto più in forma e carico di energia.

Inoltre, una adeguata temperatura nell’ambiente del sonno contribuisce a ridurre la produzione di cortisolo, l’ormone associato a stress e depressione, rendendoci anche più felici e pronti ad affrontare la giornata con la giusta motivazione.

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Articolo del 02-12-2022

Beatrice Condrò